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Gallipoli |
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La Città di Gallipoli è situata sulla costa occidentale del Salento, affacciata sul mar Ionio.Si presenta nettamente divisa in due parti rispettivamente chiamate Borgo e Centro Storico, unite tra loro da un ponte. Il Borgo corrisponde alla parte moderna della città ed è situato più ad est su di un promontorio, mentre il centro storico si trova più ad ovest su un'isola di origine calcarea. La parte antica di Gallipoli è circondata da bastioni e mura di difesa lunghe circa un chilometro e mezzo, costruite con lo scopo di difendere la città dagli attacchi dei nemici provenienti dal mare.
L’assetto urbanistico del centro storico è caratterizzato da vie strette e tortuose, secondo uno schema risalente alla prima metà del 900 d. C., quando la città fu conquistata dai Saraceni. |
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Chiesa
di Santa Maria del Canneto |
Sorta nel XIII
secolo in seguito al ritrovamento
di un'immagine della Vergine si
trova ai margini di un antico
ghetto ebraico.
Presenta una facciata a capanna
preceduta da un portico. La pianta
longitudinale è divisa
in tre navate. Lungo i muri interni
della navata centrale corre un
cornicione continuo a metope e
triglifi ed il soffitto cassettonato,
mentre le navate minori presentano
volte a squadro.
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Il Seminario |
Il palazzo è stato costruito tra il 1752 ed il 1756 dal maestro Adriano Preite di Copertino per volontà del vescovo Serafino Branconi (1747-1759). L’inaugurazione avvenne tra il 1759 e il 1760 alla presenza del vescovo Ignazio Savastano (1759-1769). Il seminario è rimasto aperto fino agli anni sessanta del secolo XIX. Poi inattivo per oltre due secoli fino a cessare la sua funzione sul finire degli anni settante del ‘900. Le operazioni di adeguamento dell’edificio a museo sono cominciate nel 1999 e terminate nel 2004, estendendo il complesso mussale ad una superficie di 440 mq, su tre piani. Il palazzo è costituito da tre piani ed è realizzato in carparo, Le finestre sono adornate da fregi barocchi e da cornici aggettanti.All’interno dell’edificio, oltre ad opere di ebanisteria e di ferro, realizzate dai maestri Francesco da Nardò e Giuseppe Domenico Cordella, anch’egli di Nardò (LE), si trova la cappella dedicata alla Vergine Immacolata. Attualmente i locali ospitano il Museo diocesano di Arredi Sacri.
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Il Duomo |
Completato probabilmente
prima del ‘700, al rigoroso
impianto dell'ordine inferiore
si contrappone la dovizia decorativa
dell'ordine superiore concluso
da un frontone. In quest’opera
possiamo vedere una nuova tendenza,
seguita poi in tutto il resto
della regione, quella di realizzare
dipinti di grandissime dimensioni,
come I profanatori del Tempio
che occupa l'intera controfacciata
della chiesa. |
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La Chiesa di San Domenico |
La chiesa di San Domenico, fa parte del complesso
cinquecentesco dei Domenicani,
di cui si conserva ancora il monastero
addossato sul lato destro. Fu
edificata su disegno di Valerio
Mastroleo tra il 1696 e il 1700
su una chiesa più antica
fondata nel 1517 e intitolata
alla SS. Annunziata. Da questo
edificio vennero recuperati e
riutilizzati gli altari e i relativi
dipinti.
L'interno è articolato
in un'unica navata di forma ottagonale
allungata con cinque cappelle
per lato.
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