|
|
La Città di Otranto |
|
|
Otranto, ridente località turistica affacciata sulla costa adriatica salentina, è la città più orientale d'italia e per questo viene chiamata Porta d'Oriente. Sorge sulla sponda del canale da cui prende il nome, il Canale d'Otranto, largo circa 82 km, che separa l'Italia dall'Albania.
I reperti preistorici trovati nelle numerose grotte della zona testimoniano che la terra fu abitata fin dai tempi remoti. Ciò che si sa con certezza è che anticamente la città era denominata Hydruntum, dal nome del fiume Idro che sfocia nei pressi della costa, ma riguardo le sue reali origini ci sono visioni discordanti: alcuni ritengono che sia di origine messapica, altri invece credono derivi dalla colonizzazione cretese.
Nel corso dei secoli gli avvenimenti più importanti legati alla storia di Otranto si ebbero sotto il dominio dei romani, prima e nel medioevo dopo. All’epoca romana risale la sua notorietà commerciale, quando Otranto ancor più di Brindisi, divenne un importante punto di scambio con la Grecia, un vero e proprio ponte tra Oriente e Occidente. Il periodo medievale attesta invece il suo glorioso passato culminato con il famoso e macabro olocausto dei “Martiri d’Otranto” ad opera dei Turchi, il cui vivido ricordo si è tramandato nel corso di intere generazioni e rimane vivo in alcuni abitanti della città. |
|
La Cattedrale |
La costruzione
della Cattedrale di Otranto coincide
con il periodo aureo della storia
di Otranto, sintesi di diversi
stili dal greco, al bizantino,
al normanno. All’interno
della Cattedrale si può
ammirare un caso eccezionale di
mosaico, unico in “ Terra
d’Otranto”, che ricopre
l’intero pavimento della
chiesa, le cui raffigurazioni
simboliche degli “alberi
della vita” rappresentano
tutta la storia della vita umana.
|
|
|
IL CASTELLO |
Fu costruito nel
1537 in “Terra d’Otranto”
come fortificazione costiera dopo
lo sbarco dei turchi. All’ingresso
del Castello domina lo stemma
di Carlo V, circondato dai suoi
fossati, mentre l’imponente
struttura ideata da Francesco
di Giorgio Martini, domina con
la sua maestosità sull’omonima
piazza. Il Castello è a
pianta pentagonale con torrioni
cilindrici angolari.
|
|
|
L’EDICOLA
BIZANTINA DI SAN PIETRO |
Costruita intorno
al V-VII secolo e restaurata verso
il XII. La chiesa sembra quasi
volersi innalzare da terra e gli
affreschi interni che la ricoprono
interamente donano una visione
sovrannaturale, grazie anche all’uso
della luce che sembra essere stata
imprigionata negli affreschi.
L’ingresso è preceduto
da un portico, simbolo del passaggio
dal mondo profano al sacro, dal
peccato allo stato di grazia.
|
|
|
ABBAZIA
DI SAN NICOLA DI CASOLE |
Fino al Concilio
di Firenze (1439) il Monastero
di S. Nicola di Casole fu centro
culturale di lettura e di arte.
Oggi non restano che ruderi informi.
Del grandioso monumento si possono
ancora ammirare solo le Colonne
multiple che dovevano sostenere
un grandioso arco ed un pozzo.
I testi profani e sacri sono conservati
nelle più grandi ed importanti
biblioteche del mondo.
|
|
|
CHIESA
DI SAN FRANCESCO |
Costruito sul
colle della Minerva, ex convento
dei parlotti, fu eretto quando
Alfonso II d’Aragona liberò
Otranto dai Turchi nel 1481 e
fu dedicata a San Francesco di
Paola che aveva predetto la distruzione
di Otranto con 6 mesi di anticipo.
Nella chiesetta vi è una
epigrafe murata in memoria degli
800 Martiri. (In nome della Patria
e della Religione).
|
|
|
TORRE
DEL SERPE |
Poco lontana dal
colle della Minerva e rappresentata
sullo stemma di Otranto, ciò
che rimane oggi sono solo i resti
delle comuni torri di riviera
che furono costruite, soprattutto
da Carlo V, come punto di vedetta
per le incursioni nemiche. |
|
|
I Laghi
Alimini |
Da Otranto proseguendo
verso nord, lungo la strada che
conduce a San Cataldo, si trova
la zona dei laghi Alimini, costituita
da due specchi d’acqua:
Alimini Fontanelle, di acqua dolce,
e Alimini Grande. Quest’ultimo
sfocia nel mare tramite un piccolo
passaggio di comunicazione con
l’Adriatico e ciò
influisce a renderne le acque
più salmastre: le sue rive
sono però ricoperte di
verde, e i terreni che lo circondano
sono variamente coltivati. Alimini
Fontanelle, invece, è sede
di un tipo di flora e fauna completamente
diverso, a causa della dolcezza
delle acque: qui si trovano specie
vegetali rare come l’orchidea
di palude, la castagna d’acqua
e l’erba vescica (unica
pianta carnivora della flora pugliese),
mentre tra le specie animali si
distinguono una grande varietà
di uccelli acquatici come folaghe,
moriglioni, germani reali, cormorani,
aironi e gabbiani.
Gli Alimini, un tempo acquitrini,
prendono il loro nome dal greco
Limne = stagno, riserva di caccia.
Questo itinerario è possibile
(e noi suggeriamo, preferibile)
effettuarlo anche in bici.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Consulta il calendario dei corsi, così potrai organizzare il tuo soggiorno. |
|
|
|
|
|
|
Controlla on-line la tua preparazione sulla lingua italiana |
|
|
|
|
|
|
Sul nostro sito potrai determinare il costo del tuo corso a Otranto |
|
|
|
|
|
|