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La chiamano simpaticamente “nursery”, un asilo nido dove però, al posto dei bambini, si allevano amorevolmente le cellule staminali. Gli ideatori di questo ambizioso e rivoluzionario progetto sono quattro giovani ricercatori pugliesi (di età compresa tra i 28 e i 35 anni) del Laboratorio di Nanotecnologia di Lecce, premiati, il 4 Novembre 2010, con la “Start Cup Cnr”, la competizione che favorisce la nascita di imprese high tech. L’iniziativa è stata organizzata dal Cnr, in partnership con Il Sole24Ore, in collaborazione con la società in-house di trasferimento tecnologico Rete Ventures, Pni Cube e Iban (Italian business angels network association) e con il supporto di Mediocredito e Intesa San Paolo quali sponsor ufficiali.
Il Progetto
Il Progetto del team di Nanotecnologie di Lecce (nel centro fondato dal professor Roberto Cingolani, oggi parte dell’Istituto di Nanoscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche, ndr) si chiama “SM&T”, acronimo di Soft Materials & Tecnologies ed ha sbalordito la giuria per la sua sintesi innovativa. In pratica, i quattro ricercatori - Luana Persano di Lecce, Andrea Camposeo di Brindisi, Alessandro Polini di Lecce, Anna Giovanna Sciancalepore di Bari - propongono nuovi sistemi per rigenerare i tessuti, grazie alle cellule staminali da produrre in laboratorio ma senza agenti chimici e biochimici - questa la vera novità - per ricostruire tessuti o organi compromessi. «Per questo ci è piaciuta l'idea di una nursery - spiega l'ingegner Luana Persano, a capo del progetto vincitore - un luogo dove le cellule possano crescere in maniera naturale ed abbiano la possibilità di differenziarsi, nel senso che potranno diventare cellule del fegato, dei muscoli e quant'altro. Questa nursery crea l'ambiente adatto per allevare le cellule e poi manipolarle a secondo dell'impiego cui saranno destinate, vale a dire sanare organi o tessuti malati».
IN AMERICA
In America si lavora già da tempo a progetti per riprodurre le cellule staminali e anche nel nostro Paese. «In Italia la conservazione per uso “personale”, o più precisamente per uso intrafamiliare - spiega la dottoressa Persano - è consentita solo nel caso in cui, al momento del parto, siano presenti nel neonato o nei genitori del neonato stesso, delle patologie che abbiano l’indicazione al trapianto con cellule staminali da sangue placentare. La novità di questa ricerca consiste invece nel fatto che, a differenza di quel che accade ora e cioè che per far innescare il differenziamento delle cellule si ricorre ad agenti chimici, non si usa nulla, nel senso che il sistema proposto da noi ha già in se la sua geometria e la sua struttura per indurre il differenziamento».
IL PROGETTO DEI QUATTRO RICERCATORI
Il Progetto dei quattro ricercatori del Laboratorio di Nanotecnologie di Lecce, nato nell'Agosto 2010, ha partecipato alla prima selezione della “Start Cup Cnr” che ha portato ad una scrematura, facendo passare i progetti da 40 a 15, e poi alla finale, il 4 novembre 2010, a Genova, nel corso del Festival delle Scienze, dove la giuria, tenendo conto dei business plan e della presentazione svoltasi nella sala del Minor consiglio del Palazzo Ducale, ha assegnato i premi. Il team leccese si è classificato primo per l'Area Sud (la competizione era divisa in tre aree geografiche: Nord (che si è presentata con 4 finalisti), Centro (altri 4 finalisti) e Sud (7 finalisti), e questo gli consentirà di prendere parte al “Road Show Usa”, una manifestazione che consentirà ai quattro scienziati di incontrare possibili investitori americani. «Il nostro sogno, in realtà, è quello di rimanere in Puglia e trovare aziende biotecnologiche che possano dare seguito al progetto. Insomma, ci piacerebbe che questa ricerca restasse nel nostro territorio; quindi, speriamo che il tessuto pugliese ci accolga». Quasi un appello, quello dell'ingegner Persano a non lasciar fuggire all'estero altri “cervelli”, come sempre più spesso accade.
IL PROGETTO “SM&T”
Il Progetto “SM&T” ha ottenuto anche il Premio comunicazione del Sole 24 Ore, che riconosce la capacità dei progetti di arrivare al pubblico, rilevata tramite il sondaggio pubblicato sul sito della testata.
Non finisce qui. Il team del laboratorio di Nanotecologie di Lecce, in quanto vincitore della prima “Start Cup Cnr” ha avuto pure la possibilità di partecipare, il 3 Dicembre 2010, al Premio nazionale innovazione 2010, la “Champion League” delle start cup italiane a Palermo, sede in cui è stata assegnata proprio la coppa campioni.
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